
Vendemmia in Sardegna:
una tradizione che si rinnova da secoli
In Sardegna la passione e la tradizione che da sempre ci lega al vino e alla vendemmia ha origini antichissime.
La tradizione della vendemmia si rinnova ormai ogni anno e, nonostante si tratti di un lavoro vero e proprio, viene vissuto come una vera e propria festa: parenti e amici si riuniscono per vendemmiare e stare insieme, dimenticandosi della fatica.
In Sardegna le tradizioni legate al vino prediligono ancora oggi i metodi tradizionali a quelli meccanizzati.
La vendemmia è il momento in cui l’uva viene raccolta e portata in cantina per iniziare la vinificazione, processo che trasforma il mosto in vino.
L’uva ideale a trasformarsi in vino si ottiene da vitigni, suoli e condizioni climatiche ottimali, oltre ovviamente a corrette tecniche di cura del vigneto. La Sardegna, con il suo clima caratterizzato da inverni miti e non particolarmente rigidi, presenta condizioni ottimali per la buona crescita di un vigneto.
Un vigneto può dirsi pronto per la prima vendemmia dopo almeno 4 anni di crescita.
Valledoria, piccolo paese situato nella Valle del Coghinas, nel Nord Sardegna, ospita diversi vigneti che godono del clima mite che questa zona offre.
Tra questi, vogliamo parlarvi della Cantina Bastiano Ligios, situata a La Muddizza e affacciata sul meraviglioso Golfo dell’Asinara.
La Cantina Bastiano Ligios nasce qui nel 2003. I suoi fondatori, Bastiano e Carmela, provengono entrambi da famiglie di allevatori originari della Barbagia, zona montuosa al centro della Sardegna. Una volta trasferiti in Anglona, Bastiano e Carmela hanno deciso di dedicarsi all’attività vitivinicola tradizionale, dando vita alla tenuta che ad oggi non è solo un lavoro ma il continuo di una vera e propria passione.
La struttura è moderna e in continuo rinnovamento. Essa comprende non solo la cantina e la sala degustazione ma anche ampi spazi esterni ben organizzati, affacciati sul vigneto e, inutile dirlo, con una splendida vista mare.
Il nostro team ha voluto provare in prima persona il percorso di degustazione proposto dalla Cantina.
Abbiamo organizzato la nostra visita una sera di luglio, all’ora del tramonto per meglio godere della vista sul vigneto.
La visita è iniziata proprio all’esterno della cantina dove Bastiano ci ha parlato della storia del territorio e della nascita della loro tenuta, nonché delle caratteristiche del terreno che, esposto al vento e al mare, dona determinate qualità al frutto.
Ci siamo poi spostati all’interno della cantina, dove Bastiano ci ha guidato nei locali di lavorazione dell’uva, illustrandoci i diversi passaggi che effettua l’uva prima di diventare vino, concludendo nella sala di imbottigliamento.
Al termine della visita guidata, ci siamo accomodati nella sala di degustazione: un ambiente accogliente, con muri in mattoni e un piccolo caminetto sempre acceso.
Ad attenderci una tavola imbandita con salumi, formaggi, pane, frutta e ortaggi del territorio, utili alla degustazione dei diversi vini che la cantina propone.
La degustazione prevede 5 vini, partendo dal vino bianco sino al vino rosato, vincitore dell’ultimo premio Vinitaly.
All’apertura di ogni bottiglia, Carmela ci illustra etichetta e caratteristiche principali del vino, indicandoci anche l’abbinamento migliore con i prodotti presenti in tavola.
Il primo vino che ci presenta è Juliola, un vino bianco Vermentino molto fresco e delicato. Con i suoi 14° rispetta appieno la tradizione della zona in cui viene prodotto, rinomata sia per la bontà delle uve che per l’alta gradazione che raggiungono i vini.
Il secondo vino proposto è Carammare, un vino rosso prodotto da uve cannonau che prende nome dal vigneto nel quale nasce: dal dialetto “cara a mare”, letteralmente “di fronte al mare”.
Particolare è l’etichetta: riporta il panorama di cui gode il vigneto, affacciato sul golfo dell’Asinara. Si tratta di un vino che può raggiungere una gradazione di 15°, ottimo se degustato con carni in genere. Ci viene servito con degli ottimi affettati.
Il terzo vino è Campamara, un vino rosso prodotto da uve cabernet sauvignon che gli conferiscono un acceso color rubino. La gradazione raggiunge i 16° e l’etichetta riporta una pianta di ginepro (realmente presente nella tenuta) ritorta dal maestrale, vento molto forte e ricorrente in questa parte dell’isola. Si tratta di un vino da degustare con salumi e formaggi in genere.
Il quarto vino è Carys, un vino di uve Syrah affinato in botti di rovere per un periodo di 6 mesi che gli conferiscono un leggero barrique. Si tratta di un vino piuttosto particolare, dal sapore morbido, speziato e avvolgente. Ci viene proposto con un assaggio di salsiccia arrosto preparata al momento da Bastiano.
L’etichetta riporta l’immagine della Roccia Dell’Elefante di Castelsardo, uno dei simboli di questa zona, distante solo pochi km dal vigneto.
L’ultimo vino proposto è Tiressa, un vino rosato prodotto da uve autoctone raccolte a mano che gli donano questo caratteristico colore. La sua gradazione non supera i 14° e ci viene servito con dei savoiardi morbidi di Fonni, paese natale di Carmela.
L’etichetta riporta l’immagine di una donna e sullo sfondo una vigna: si tratta di Teresa, la mamma di Carmela. La sig Teresa aveva un vigneto a Mamoiada, oggi curato dalla famiglia di Carmela che ancora vive lì. Questo vino è dedicato a lei, che ha trasmesso una forte passione e una tradizione che continua ancora oggi.
La degustazione si conclude con un assaggio delle grappe ricavate dai rispettivi vini.
Il percorso di regola dura all’incirca 3 ore ma si può adattare a diverse esigenze di tempistica.
Si tratta di un’esperienza che, una volta provata, vorrete ripetere sicuramente! Provare per credere!😉
Per ulteriori informazioni, acquisti e prenotazioni della degustazione potete inviare una mail a cantinaligios@gmail.com oppure visitare il sito ufficiale : www.cantinaligios.it.
Alla Salute!🍷🍇