
Lunissanti : La Settimana Santa a Castelsardo secondo la tradizione
Lunissanti di Castelsardo – una tradizione ancora attuale.
Ogni anno, in occasione dell’arrivo della Pasqua, qui in Sardegna ci si prepara ai principali riti che caratterizzano la Settimana Santa.
Si tratta di riti legati alle tradizioni del mondo agro-pastorale che affondano le loro radici in tempi ben lontani dal mondo di oggi.
Tra questi rituali, Lunissanti di Castelsardo è sicuramente uno degli eventi religiosi più importanti di tutta la Sardegna.
Il rito si tiene il Lunedì Santo e altro non è che una rappresentazione della passione di Cristo.
Questa manifestazione popolare vanta origini medievali e consiste in una lunga processione durante la quale “i dieci Misteri” vengono portati dalla Chiesa di Santa Maria sino all’Abbazia di Nostra Signora di Tergu. I Misteri sono gli strumenti della Passione di Gesù.
Lunissanti è vissuto in modo molto emotivo da tutti gli abitanti di Castelsardo e in particolar modo dai membri della confraternita Oratorio di Santa Croce.
I ventiquattro membri che compongono questa confraternita custodiscono gelosamente i misteri del martirio di Cristo e, nella giornata di Lunissanti, danno vita alla rappresentazione teatralizzata della Passione di Gesù.
Il percorso
La giornata inizia alle prime luci dell’alba con la celebrazione dei riti liturgici nell’antica chiesa dei Benedettini, meglio conosciuta come chiesa di Santa Maria e situata nel centro storico di Castelsardo.
Alla messa partecipano “gli Apostuli”, i confratelli che poi portano i dieci misteri in processione, e “li Cantori”, componenti dei tre cori polifonici che fanno da apertura e chiusura al passaggio degli Apostuli. I cantori sono suddivisi in tre gruppi di quattro voci ciascuno ed eseguono magistralmente i canti gregoriani durante tutta la giornata.
Tutti i membri della confraternita sfilano per le vie indossando l’abito tradizionale, una tunica bianca con cappuccio.
Dopo la liturgia si da inizio alla processione: gli apostoli e i cantori sfilano in un ordine alternato ben preciso lungo un percorso di 8km.
La processione termina nell’Abbazia di Nostra Signora di Tergu in tarda mattinata, dove il vescovo celebra la messa. All’arrivo, i Misteri vengono offerti alla Madonna ed esposti sull’altare secondo il loro ordine di arrivo.
Al termine della messa i partecipanti si riuniscono in gruppi e pranzano nei prati vicino alla chiesa…si tratta di un modo per celebrare l’arrivo della primavera.
Nel pomeriggio, generalmente verso le 15.00, il corteo si riforma e si fa rientro a Castelsardo prima che tramonti il sole. La processione termina nella chiesa di Santa Maria con gli adepti della confraternita che presentano ancora una volta i Dieci Misteri in ordine di arrivo.
Al calar della notte ha inizio la parte più suggestiva di tutta la cerimonia: tutte le luci del centro storico si spengono e, illuminato dalle sole fiaccole del corteo e piccole candele nelle vie, al suono della voce dei cantori, si svolge l’ultima processione che vede sfilare ancora una volta i Misteri della Passione. Si tratta dell’ultima possibilità di vederli prima di essere nuovamente riposti nella Chiesa di Santa Maria dove saranno gelosamente custoditi sino alla prossima ricorrenza di Lunissanti.
Al termine della processione i confratelli si ritrovano in una casa del centro storico e inscenano una rappresentazione dell’ultima cena.
La Settimana Santa
Durante Lunissanti il borgo medievale di Castelsardo assume un aspetto mai visto durante il resto dell’anno e tramanda emozioni indescrivibili.
È uno dei centri più visitati in tutta la Sardegna durante la settimana santa, con una forte presenza di turisti provenienti dall’isola, dallo stivale e da diverse nazioni europee. Si tratta di una delle più belle manifestazioni dell’isola che tramanda le tradizioni di anno in anno, di secolo in secolo.
Questa splendida manifestazione possiede tuttavia una marcata influenza spagnola: nella città di Siviglia, ad esempio, si svolge annualmente una rappresentazione molto simile.
Le manifestazioni della Settimana Santa proseguono poi il Giovedì Santo: a partire dalle prime ore della notte si svolge “la Prucissioni” (la processione), con lu Crucifissu e Maria di lu Pientu (il crocifisso e il simulacro dell’Addolorata), accompagnata dai due cori della confraternita di Santa Croce.
Infine, il Venerdì Santo è dedicato a “Lu ilcravamentu”, sacra rappresentazione della deposizione del Cristo dalla croce.
Anche in questo caso la processione parte dalla Chiesa di Santa Maria ed accompagna la Madonna Addolorata nella Cattedrale di Sant’Antonio Abate. Durante la cerimonia il Cristo viene liberato dalla corona di spine e dai chiodi, in seguito offerti alla Madonna e mostrati al popolo.
La cerimonia si conclude nella chiesa di Santa Maria con l’assalto ai fiori benedetti al contatto con il Corpo del Cristo.
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